Gallicano

Cenni storici

Per chi arriva al paese è facile individuare il centro storico arroccato sulla destra della Turrite, stretto intorno alla chiesa di S. Jacopo che si staglia nitida sopra tutto l’abitato odierno con il profilo dei monti sullo sfondo. 
A voler delineare anche solo i tratti essenziali della sua storia bisogna almeno tornare con la memoria alle sue radici romane, al medievale dominio dei nobili di Corvaia e Vallecchia, ai preziosi documenti conservati negli archivi. 
La sua appartenenza allo Stato Lucchese, contesa da Fiorentini e Modenesi, è dapprima legata alla Vicaria di Barga (che nel 1308 ne includeva il territorio), poi Gallicano diviene capoluogo di Vicaria con un ampio territorio (1347) e dopo una breve parentesi modenese (1370-1371, 1430-1451) se pur ridotto di dimensioni, continua a seguire le vicende storiche di Lucca fino al 1847 quando è invece aggregato alla Garfagnana estense in esecuzione delle clausole del Trattato di Vienna e dell’anticipata reversione del Ducato Borbonico. 
Il risorgimento italiano vede Gallicano annesso alla Monarchia di Savoia e, con tutta la Garfagnana, aggregato alla provincia di Massa (1859). 
Solo nel 1923 ottiene la riunione alla provincia di Lucca tornando così nel suo alveo geografico, storico e culturale.

Cosa c’è da vedere

Nelle vie del centro storico da notare il palazzo comunale, sotto il cui loggiato trova riparo un tondo di ceramica robbiana raffigurante la Madonna col Bambino sede in epoca medievale del corpo di guardia, la stretta via intitolata a Domenico Bertini che sale verso il Duomo e permette di raggiungere anche i resti della Rocca. 
Rilevanti sono anche la fonte pubblica di via Cavour, antica locazione del tondo di ceramica robbiana, al posto dell’originale che doveva essere spostato per evitare ulteriori danneggiamenti dovuti alle intemperie è stata posta una copia e la Cappella di S. Rocco avente un bassorilievo dello scultore gallicanese Guido Cheli. 
Vere e proprie opere d’arte sono il Duomo, meglio nota come chiesa di S. Jacopo di architettura romanica in cui è possibile ammirare la pala d’altare in terracotta invetriata attribuita ad Andrea Della Robbia e la Chiesa di S. Giovanni posta nelle immediate vicinanze del palazzo comunale, ricostruita e ampliata nel 1485 utilizzando i resti dell’antica pieve conserva un crocifisso ligneo del sec. XV, un’opera del Batoni ed un seicentesco “Battesimo di Cristo” del pittore lucchese Pietro Paolini. 
Importanti per la loro testimonianza storica sono le chiese minori come S. Andrea, situata sulla strada che conduce verso le frazioni di Trassilico e Verni, S. Maria, posta sulla strada che conduce verso il paese di Molazzana e S. Lucia che si trova non molto lontano dal plesso scolastico.


Raffaello Raffaelli scrisse nella “Descrizione geografica, storica, economica della Garfagnana” edita nel 1879 dalla Tipografia Giusti di Lucca:

Gallicano è assai bel paese, posto in pianura, sulla strada nazionale Livorno-Mantova, distante chilometri 31,50 da Lucca e 12 da Castelnuovo... Ha una bella piazza ed è traversato dal fiume Turrite, che scaturisce nel monte di Petrosciana, alla base della Pania della Croce, e si scarica in Serchio poco sotto a Gallicano. Trovasi nel gr. 28.6' di longitudine, e 44.3.'6." di latitudine, all'altezza di metri 170 sul livello del mare.

Disegno antico di Gallicano

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