martedì 10 novembre 2015

Silvano Valiensi, la cultura popolare di un artista garfagnino.

Amare la Garfagnana vuol dire assaporare quella magica essenza intrisa di ricordi,
profumi e sapori di un tempo che fu; ogni angolo, anche il più remoto, emoziona
e rimanda ad un passato che sarà sempre parte integrante della nostra vita.
Silvano Valiensi è stato uno dei massimi esponenti del filone “cultural popolare”
che permette alla Garfagnana, quella vera e verace, di sopravvivere. Le sue poesie
aprono un varco temporale riuscendo a proiettarci nell’orizzonte degli eventi,
dove riscoprire le nostre radici. Immergendoci nelle sue parole, a volte dissacranti
e ironiche, altre volte serie e malinconiche, dipingiamo un quadro antico dove
ogni sfumatura regala emozioni e ricordi. Maestro buono ma risoluto, come lo
erano gli insegnanti elementari del passato, Valiensi amava la poesia ma i piccoli
capolavori rimanevano spesso racchiusi nel suo prezioso cassetto, evidenziando
una modestia senza tempo. L’importanza dei libri, pubblicati postumi, dimostra
quanto la memoria del passato sia essenziale per guardare il futuro, e porta alla
luce un artista popolare di alto spessore che nobilita l’essenza stessa di Gallicano
e della Garfagnana.
                                                                                                Simone Alex Sartini


Gallicano nel vento

Silvano Valiensi
Vogliamo mandarti questa cartolina,
che ti porti laggiù in terra lontana,
una carezza della tramontana,
che soffia a Gallicano stamattina.
Il cielo è terso, e azzurro di cobalto,
il fumo, appena uscito dai camini,
si disperde nel vento. Gli Appennini,
bianchi di neve guardano dall’alto
la valle triste. Un albero sottile
trema di freddo tutto intirizzito,
la Pania s’è cambiata, ormai, il vestito;
martella il tempo il vecchio campanile.
Le selve, in alto, sono tutte spoglie,
insieme al bosco, tetro e mal ridotto,
arruffato, saltella un passerotto,
fra i tralci delle viti senza foglie.
E soffia, soffia, questo vento pazzo:
s’insinua per le strade del Colletto,
per il Castello va di tetto in tetto,
e corre dalla Mandria a Carpinazzo.
Passa gente sul Ponte, incappucciata,
rasenta il muro e tira via di fretta;
c’è per tutti, accogliente, che li aspetta
una bella stanzetta riscaldata.
Noi…restiamo all’aperto sotto il sole,
perché vogliamo parlare con il vento...
e lui ci ascolta e par che sia contento,
nel sentirsi affidar queste parole:
Se per caso tu arrivi nell’Australia,
dove c’è un nonno con una nipotina
che gioca in mezzo a un parco ogni mattina,
portagli tanti baci dall’Italia.

Silvano Valiensi

"L'Aringo - Il Giornale di Gallicano" - anno 1 numero 1, Maggio  2015. "Speciale Palio di San Jacopo"

1 commento:

  1. Grazie dell'omaggio a Silvano, amico da moltissimi anni e con il quale trascorrevo bellissime mattinate durante i miei (radi) soggiorni a Gallicano, discutendo su tanti argomenti. Ancora leggo le sue poesie che periodicamente mi inviava, di lui serbero' sempre la piu' cara memoria...

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